La vista e il computer
Perché quando lavoro al computer sento gli occhi affaticati?
La vista e il computer: Chi lavora con monitor o videoterminali o utilizza il computer per passione, lamenta spesso almeno uno dei seguenti sintomi: prurito, arrossamento, lacrimazione, annebbiamento, sdoppiamento.
Cosa è possibile fare per evitare questi disturbi?
La vista e il computer: L’attività lavorativa e l’uso continuato del PC possono in effetti essere causa di affaticamento, i danni più evidenti possono essere a carico della colonna vertebrale e dei muscoli per una errata postura più che per gli occhi, che comunque dovrebbero essere protetti e corretti in caso di difetti visivi.
Le cause di affaticamento visivo possono essere di due tipi:
- scarsità di pause e ambiente di lavoro: quando si lavora al PC per parecchie ore diminuiscono i battiti palpebrali e la cornea viene meno umidificata dalla lacrima; il monitor spesso attira
particelle di polvere che possono depositarsi anche sulla congiuntiva; la luminosità del monitor può creare affaticamento. Spesso si possono ridurre tali fastidi mantenendo il monitor ad almeno 60 cm. dagli occhi e facendo pause di almeno 15 minuti ogni due ore di lavoro anche se non ci si sente affaticati. - difetti visivi non corretti e distanze di lavoro errate: quando si effettuano lavori a distanza ravvicinata (lettura, PC, …) i muscoli interni dell’occhio devono sforzarsi per fare accomodare il
cristallino. Il cristallino in pratica è una “lente” naturale posta all’interno del nostro occhio che ha la funzione di variare la sua potenza per vedere gli oggetti più o meno vicini. Lo sforzo continuo di accomodazione nel lavoro al PC può in effetti affaticare l’utilizzatore. Nel caso in cui fosse presente un difetto visivo quale l’ipermetropia, è possibile che i muscoli che fanno accomodare il cristallino debbano effettuare un lavoro più intenso del normale e quindi in alcuni casi, per brevi istanti, non permettano all’occhio di mettere a fuoco le immagini vicine.
Luce ambientale
Un altro fattore di affaticamento visivo è rappresentato dalla luce dell’ambiente in cui stiamo utilizzando il PC. Se si è vicini ad una finestra con il sole che arriva negli occhi, certamente avremo maggiori fastidi.
La luce del sole diretta negli occhi può causare una riduzione del contrasto e quindi un maggiore affaticamento visivo; in pratica la luce troppo diffusa riduce molto la differenza di
luminosità tra quanto oggetto della nostra attenzione lavorativa (documenti, fogli, scrivania, schermo PC,…) e l’ambiente circostante.
Le conseguenze
La vista e il computer: Per quanto riguarda eventuali conseguenze dovute ai raggi ultravioletti che colpiscono gli occhi non dovrebbe esserci pericolo in quanto i vetri schermano tali radiazioni dannose.
I consigli utili da seguire sono i seguenti:
- Oscurare in parte i vetri con l’ausilio di tendaggi. (non troppo pesanti, ma che evitino comunque che la luce del sole colpisca direttamente gli occhi abbagliandoci);
- Spostare la scrivania facendo in modo che la luce arrivi all’utilizzatore da un lato e non frontalmente o da dietro;
- Utilizzare montature con filtri specifici per ridurre l’abbagliamento (solitamente hanno una lieve colorazione con assorbimento 12/15% che riduce sensibilmente l’abbagliamento senza ridurre eccessivamente la luce dell’ambiente) e dotati di antiriflesso per eliminare eventuali riverberi;
Resta inteso che è bene effettuare pause periodiche anche se non ci si sente affaticati durante il lavoro.
Lievemente diverso è il discorso per quanto riguarda un affaticamento visivo-eccessivo. Che si presenti a fine attività lavorativa anche quando non si adopera più il PC.
In questo secondo caso è possibile che il monitor del PC sia troppo vicino. Che l’utilizzatore sia quindi costretto a sforzare troppo il suo cristallino per mettere a fuoco gli oggetti vicini anche a
causa di una lieve ipermetropia.
Se la difficoltà a mettere a fuoco oggetti vicini si manifestasse anche dopo l’attività lavorativa, è consigliabile un controllo presso un Oculista. Oppure presso un Ottico che potranno evidenziare
tale difetto visivo ed eventualmente consigliare la soluzione migliore.
Per l’approntamento di un eventuale occhiale correttivo è sempre consigliabile comunque la valutazione preventiva di un Medico Oculista. Egli potrà valutare anche lo stato generale di salute
dell’occhio.
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